15 febbraio 2007

San Valentino !?!

Ooooooooh!!! Che bello!!! 14 febbraio!!! Festa di San Valentino!!! Patrono degli innamorati!!!
Come il Natale e molte altre feste è però divenuto il patrono dei commercianti, e soprattutto dei Baci Perugina.
Di queste festività ci si ricorda sempre. Peccato che si stia perdendo sempre più di vista il perchè di queste feste. Come il Carnevale, che, nella società di antico regime, era il periodo durante il quale si sovvertiva l'ordine costituito: gli schiavi potevano comandare ai principi, i servi ai padroni. Era il momento di licenziosità e frivolezza che precedeva il tempo del rigore e della penitenza che era la Quaresima.
Oggi possiamo dire che è sempre Carnevale e quindi abbiamo perso il senso, e soprattutto il gusto per questa festa.
Come al solito sto divagando ma vengo al dunque. Data la mia solita deformazione professionale di proto-pseudo-storico, vi racconto l'origine della Festa di San Valentino.
Chi era San Valentino? La più antica notizia è in un documento ufficiale della Chiesa dei secc.V-VI dove compare il suo anniversario di morte. Ancora nel sec. VIII un altro documento ci narra alcuni particolari del martirio. Altri testi del sec. VI, raccontano che S.Valentino, cittadino e vescovo di Terni dal 197, divenuto famoso per la santità della sua vita, per la carità ed umiltà, per lo zelante apostolato e per i miracoli che fece, venne invitato a Roma da un certo Cratone, oratore greco e latino, perché gli guarisse il figlio infermo da alcuni anni. Guarito il giovane, lo convertì al cristianesimo insieme alla famiglia ed ai greci studiosi di lettere latine Proculo, Efebo e Apollonio, insieme al figlio del Prefetto della città. Imprigionato sotto l’Imperatore Aureliano fu decollato a Roma. Era il 14 febbraio 273. Il suo corpo fu trasportato a Terni al LXIII miglio della Via Flaminia. Fu tra i primi vescovi di Terni, consacrato da S.Feliciano vescovo di Foligno nel 197, preceduto da S.Pellegrino e S.Antimo.
Come spesso accade nella storia della Chiesa delle origini, la festa del vescovo e martire Valentino si riallaccia agli antichi festeggiamenti di Greci, Italici e Romani che si tenevano il 15 febbraio (ecco perchè ho pubblicato il post oggi) in onore del dio Pane, Fauno e Luperco. Questi festeggiamenti erano legati alla purificazione dei campi e ai riti di fecondità. Divenuti troppo orridi e licenziosi, furono proibiti da Augusto e poi soppressi da Gelasio nel 494. La Chiesa cristianizzò quel rito pagano della fecondità e lo anticipò al giorno 14 febbraio, attribuendo al martire ternano la capacità di proteggere i fidanzati e gli innamorati indirizzati al matrimonio e ad un’unione allietata dai figli. Da questa vicenda sorsero alcune leggende. Le più interessanti sono quelle che dicono il santo martire amante delle rose, fiori profumati che regalava alle coppie di fidanzati per augurare loro un’unione felice. Oggi la festa di S.Valentino è celebrata ovunque come Santo dell’Amore.

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