27 maggio 2008

Giro d'Italia 3

Nel link di seguito ci sono altre foto..buona visione!!

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26 maggio 2008

Giro d'Italia 2008

l'accampamento...





...e la maglia rosa!!

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15 maggio 2008

E io pago!

05 maggio 2008

25 MAGGIO 2008

So che non c'entra nulla con la musica ma...Anche quest'anno il giro passa in provincia..perchè non andare a quella bella festa che è il Giro d'Italia?


Poco più di 150 chilometri per questa frazione che, aldilà dell’esiguità del chilometraggio, si presenta con l’etichetta di “tappone dolomitico”. E’ un continuo su e giù nel meraviglioso contesto dolomitico.

E’ Arabba, caratteristico centro della Val Cordevole, nel comune di Livinallongo del Col di Lana, che si propone quale sede di partenza di questa frazione che si svolge, per molta parte, nell’ambito del comprensorio turistico Dolomiti Stars.
Ed è subito Pordoi con tutti i ricordi importanti che evoca questo passo classico del Giro d’Italia. Lunga discesa verso Canazei e ci si ritrova nell’alta Val di Fassa. S’incontra poi Moena e da qui inizia la salita verso il Passo San Pellegrino, in un verdissimo paesaggio. Ci si ritrova in provincia di Belluno per affrontare la lunga discesa su Falcade con sullo sfondo le cime del Focobon e del Civetta. Siamo nel territorio dell’agordino. Una breve ascesa inedita, quella di San Tomaso Agordino, prima di giungere ad Alleghe con il suo caratteristico lago e con la sagoma severa del Monte Civetta dal lato della “parete delle pareti” che incombe, a strapiombo, sull’abitato. Uno spettacolo naturale di maestosa e severa bellezza.

Caprile e Selva di Cadore introducono all’ascesa verso il passo Giau con il suo aperto panorama di verdi praterie che consente d’allargare lo sguardo verso suggestive vette delle Dolomiti. E’ il passo che introduce la corsa nella conca ampezzana dove, da Pocol, si propone un’altra di quelle salite definibili come storiche: il Falzarego. Il panorama è sempre affascinante. Su queste strade sono state scritte pagine importanti, con differenti protagonisti delle varie epoche, della storia del giro d’Italia.

Discesa su Caprile e Rocca Pietore e, dopo il passaggio lungo la spettacolare strada nello scenario dei Serrai di Sottoguda, il passaggio da Malga Ciapela. Resta il duro finale verso il Passo Fedaia, a quota 2057 metri, al cospetto di questo “gigante” delle Dolomiti. Nel primo conflitto mondiale fu teatro di aspri combattimenti.

Un traguardo destinato sicuramente a dettare la graduatoria degli aspiranti veri al successo finale.

Da Gazzetta.it
Cronotabella

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